Scopri se puoi ricevere i contributi a fondo perduto con Resto al Sud 2024: ecco i dettagli nascosti

Sei del Sud e hai una startup o sei un libero professionista in cerca di un'opportunità per crescere? Forse non lo sai, ma esiste un programma che potrebbe fare al caso tuo e si chiama "Resto al Sud". Scopriamo meglio di cosa si tratta e come potresti approfittarne.

"Resto al Sud" è un vero e proprio baluardo per tutti quelli che sognano di far decollare un'impresa nel bel mezzo del Mediterraneo. Dotato di un bel gruzzoletto da 1 miliardo e 250 milioni di euro, questo programma non fa altro che piovre soldi sotto forma di contributi a fondo perduto, coprendo fino al 100% delle spese approvate. Che tu sia alla guida di una neonata startup o un fervente libero professionista, c'è una buona possibilità che "Resto al Sud" abbia qualcosa in serbo anche per te.

Come fare per accaparrarsi i fondi di "Resto al Sud"

Facciamo un po' di chiarezza su chi può mettere le mani su questi soldi. Innanzitutto, bisogna vivere o spostarsi nei bubboni d'Italia, ossia le regioni dove il programma è attivo. E se hai tra i 18 e i 55 anni, sei in pole position, soprattutto dopo che hanno fatto un bel lifting alla fascia d'età ammissibile con l'ultima legge di Bilancio.

Ma non è tutto rose e fiori, perché ci sono un sacco di regolette da seguire. Non tutti i campi possono beneficiare di questi finanziamenti, e quelli esclusi non sono pochi. Per esempio, i contadini devono guardare altrove. E poi, ci sono alcune spese, come la progettazione o la pubblicità, che "Resto al Sud" proprio non vuole sentire.

Procedimento per la domanda

E se sei arrivato fin qui, allora forse vuoi sapere come si fa a chiedere sti benedetti soldi. Prima di tutto, ti tocca imparare a compilare moduli e avere a portata di mano un indirizzo PEC. Poi, si passa al vaglio di Invitalia, la grande capa di tutto il processo. Se la tua idea piace, potresti anche dover fare quattro chiacchiere con loro per spiegare meglio il tuo piano industriale.

Qualcosa che vale la pena di menzionare è che i soldi di "Resto al Sud" possono essere usati anche per tirar su un sito web che faccia la bella faccia per la tua impresa. Viviamo nell'era digitale, e saper navigare il web è diventato un must.

Prima di chiudere, mi raccomando, non prendere tutto per oro colato. Le cose cambiano e gli enti hanno l'abitudine di rimescolare le carte in tavola ogni tanto. Quindi, se vuoi essere sicuro, il mio consiglio è di controllare tu stesso con chi di dovere.

"Resto al Sud" vuol essere un colpo di mano per una terra piena di potenziale, però come con tutte le cose belle, funziona solo se ci si impegna a fondo. Bisognerà vedere se questi finanziamenti cambieranno davvero le sorte delle regioni meno fortunate e se le promesse di oggi si trasformeranno in lavoro e benessere di domani.

E con questo chiudiamo il sipario! Speriamo di aver stuzzicato la tua curiosità su questo interessante programma.

"È nel cambiamento che troviamo uno scopo", affermava Eraclito, filosofo greco noto per la sua dottrina del divenire. E il cambiamento, in effetti, è al centro delle politiche di incentivazione come "Resto al Sud", che si propongono di riscrivere il destino economico delle regioni italiane meno fortunate. Con un budget di 1 miliardo e 250 milioni di euro, questi contributi a fondo perduto rappresentano una boccata d'aria fresca per l'economia meridionale e centrale d'Italia, nonché un'opportunità di riscatto sociale e professionale per molti giovani e meno giovani.

La decisione di estendere il range d'età fino ai 55 anni è un segnale di inclusione e di attenzione verso chi, a causa della crisi o di percorsi professionali accidentati, si trova a dover reinventare la propria carriera. Si apre così un varco per l'innovazione e per lo sviluppo di nuove idee imprenditoriali, in un Sud che non vuole più essere relegato a ruolo di comparsa nell'economia nazionale.

Eppure, nonostante l'indiscutibile valore di "Resto al Sud", permangono dubbi e perplessità: sarà sufficiente questo sostegno per creare un tessuto imprenditoriale stabile e competitivo? La sfida sarà quella di accompagnare il finanziamento con una burocrazia snella e un supporto costante, evitando che questi fondi si trasformino in un'occasione mancata. La speranza è che il cambiamento innescato da questi incentivi non sia solo economico, ma che porti con sé anche una nuova mentalità, capace di valorizzare le risorse del territorio e di stimolare una crescita sostenibile e duratura.

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