Dev Patel come non l'hai mai visto: "Monkey Man" stupisce tutti con una recensione inaspettata

Immagini una fusione esplosiva di adrenalina e critica sociale, il tutto condito da una buona dose di cultura indiana? Beh, non cercare oltre: Dev Patel, l'uomo dietro la maschera da scimmia, sta per sorprenderti con "Monkey Man"!

Dev Patel è ormai famoso per aver dato vita a personaggi memorabili e ora spicca il volo anche dietro la macchina da presa. Ha fatto il suo grande salto nel mondo della regia con "Monkey Man", una pellicola che si è guadagnata un posto di rilievo al South by Southwest. Patel non brilla solo come regista, ma anche nelle vesti di protagonista e co-sceneggiatore del film, che ha visto la collaborazione del celebre Jordan Peele nella produzione.

Nel film, Patel calca i panni di Kid, un lottatore della giungla urbana di una città indiana di fantasia. Nascosto dietro una maschera da gorilla, il nostro eroe prende parte a feroci lotte sotterranee, mosso dal desiderio di vendicare la madre assassinata sotto i suoi occhi. Kid, nel suo cammino intriso di rabbia e vendetta, finisce per incrociare i guanti con le forze oscure della corruzione, divenendo malgrado se stesso un'icona di ribellione.

Dev Patel: Un Nuovo Nome Tra i Registi

La trama del film si snoda lungo leggende indiane, prendendo spunto da Hanuman, entità sacra dell'induismo, per saggiare il viaggio eroico del protagonista. Piazzandosi saldamente nelle tematiche di appartenenza culturale e riflessione spirituale, "Monkey Man" assicura un cocktail pirotecnico di scene d'azione senza dimenticare il profondo respiro sociale. Con la sua miscela di scazzottate, fitte sequenze d'inseguimento e bagliori di giustizia, offre anche uno sguardo puntuto su problematiche come l'avarizia e l'oppressione.

Questo film è anche un potente megafono per proteste attuali che si svolgono in India, dove Dev Patel si intreccia con frammenti di clip trovate nel web, per puntellare il suo messaggio critico. Patel, che ha già dimostrato di sapersela cavare in film d'azione come "L'ultimo dominatore dell'aria" e "Humandroid", ci mostra che sa tenere le redini di ogni aspetto della produzione.

Azione e Critica Sociale: Un Matrimonio Riuscito?

Patel, che tra le altre cose pratica taekwondo con cintura nera, fa sì che ogni scena di lotta emani autenticità e padronanza tecnica. La cansusante capacità scenica e il montaggio incalzante che si riscontra in "Monkey Man" fanno eco a famosi film d'azione come "John Wick", ma non è tutto: la pellicola non si ferma all'azione pura e semplice.

Si addentra infatti in argomenti di uno spessore notevole, come le vicende della comunità hijra e il loro legame con Ardhanasrishvara, divinità che simboleggia l'unione dei sessi. La storia sfiora quindi la persecuzione e le lotte di tale comunità, gettando nuova luce su questioni spesso ignorate.

Quando ti trovi davanti a "Monkey Man" ricordati che ciò che vedi non è solo una serie di mosse l'una dopo l'altra, ma è anche un grido di protesta, un'apologia della cultura e un sincero omaggio all'umanità e alle sue complesse sfaccettature.

Dev Patel ha riversato in questo progetto tutto il suo entusiasmo, non soltanto come attore, ma anche come persona fortemente legata al suo passato sportivo. Ogni frame che scorre sullo schermo è animato da questo spirito di passione e dedizione.

"Monkey Man" è quindi molto più di semplice intrattenimento: è un'esplorazione interpretativa, un'analisi critica, e un inno a una tradizione ricca e profonda. È tempo di buttarsi nell'arena con Kid e Dev Patel, per scoprire cosa significa lottare senza perdere di vista chi siamo.

"La cultura è l'abito dei pensieri dell'uomo, il genere di abito che più direttamente lo mette in relazione con l'universo." - Gabriele D'Annunzio.

Dev Patel con "Monkey Man" non si limita a vestire i panni di un regista emergente, ma indossa l'abito culturale di un'intera nazione, tessendo un racconto che è tanto action quanto un grido di denuncia. L'India, con le sue contraddizioni sociali, religiose e politiche, diventa il palcoscenico di una storia che è più di una semplice vendetta. La leggenda di Hanuman e la realtà delle comunità hijra si intrecciano in un film che è un pugno allo stomaco quanto una carezza all'anima, mostrando il potere del cinema di essere allo stesso tempo intrattenimento e strumento di riflessione.

Patel, già noto per le sue interpretazioni intense e coinvolgenti, si dimostra anche un abile narratore, capace di muoversi tra le pieghe di un genere spesso sottovalutato per la sua potenzialità espressiva. "Monkey Man" non è solo un film d'azione, ma un'opera che riflette la complessità del tessuto sociale indiano, facendo dell'arte cinematografica un mezzo per esplorare e comprendere la realtà. In un'epoca in cui le storie sembrano ripetersi senza aggiungere nulla di nuovo, Patel riesce a sorprenderci, dimostrando che anche i generi più codificati possono rinnovarsi e parlare al cuore e alla mente degli spettatori.

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