I segreti dei ristoranti per farti spendere di più: non immagineresti mai come ci riescono

A quanti di voi è capitato di assaporare una vivace serata in quel ristorante del cuore, immortalata poi nelle memorie gustative grazie a un'arte quasi invisibile? Eh sì, pare che anche dietro la scelta di un piatto o di un calice di vino si nasconda una sottile ma efficace psicologia di vendita. Curiosi? Ecco qualche astuzia che i ristoranti utilizzano per farci prediligere certi piatti e vini, svelati da una sommelier che è diventata una vera fonte di ispirazione sui social.

Nel dinamico mondo dei ristoranti, non è solo la pietanza a parlare al cuore e al palato dei clienti, ma anche una serie di strategie di marketing che i ristoratori utilizzano per influenzare gentilmente le loro scelte di consumo, innalzando i propri profitti. Una sommelier che ha consolidato la propria presenza online, ha recentemente condiviso alcuni di questi segreti professionali che si rivelano decisamente fruttuosi.

Secondo questa esperta, che ha attirato l'attenzione condividendo un video che ha fatto il giro dei social, sono le piccole ma accurate manovre a tradursi in significative differenze nelle decisioni di acquisto di una clientela sempre più esigente.

Il menù: più di una semplice lista di pietanze

A quanto pare, uno stratagemma consiste nel celare il simbolo dell'euro accanto ai prezzi del menù. Lo scopo? Orientare il cliente verso la qualità e il valore intrinseco della proposta culinaria piuttosto che fissare la propria attenzione sul costo. Questa tecnicità potrebbe sviare il pensiero dal prezzo e al tempo stesso esaltare i sapori e le origini dei piatti offerti.

Scorrendo il menù, non è raro incappare in descrizioni che sfiorano la poesia culinaria. Ebbene, una descrizione invitante di un piatto esercita il suo fascino sull'immaginario del cliente, rendendo quell'appetitosa "Pasta ripiena" ancora più seducente se arricchita di aggettivi e rimandi alle tradizioni e freschezza degli ingredienti.

La selezione vini: occhio ai dettagli

Quando si sfoglia la carta dei vini, una bottiglia con un prezzo medio messa in risalto all'inizio può fare la funzione di "ancora". La sommelier esorta a non sottovalutare questo dettaglio: stabilisce un punto di riferimento psicologico facendo sembrare le altre opzioni più convenienti, anche quando non lo sono.

Va notato però che tutte queste rivelazioni, fornite da una professionista con esperienza nel settore, dovrebbero essere prese con le pinze e verificate ove possibile. Ogni ristorante è un mondo a sé, e l'efficacia di certi metodi può variare in base a contesto e clientela. Ciò non di meno, ogni ristoratore farebbe bene a riflettere sulla propria politica di vendita, ponendo al centro l'esperienza cliente, elemento cruciale della propria offerta.

Scoprire questi stratagemmi usati dai ristoranti per indurre i consumatori a spendere di più ci consente di gettare uno sguardo dietro le quinte di questa affascinante realtà. Piccoli dettagli, come l'astuta omissione dell’icona dell'euro o le tecniche di descrizione sul menù, si riflettono sulla strategia complessiva del ristorante di offrire non solo una cena, ma un'esperienza memorabile. La prosperità di un ristorante dipende infatti non solo dall'eccellenza dei suoi piatti, ma anche dalla sua capacità di creare uno spazio accogliente e pregno d'atmosfera, che stimoli la clientela a ritornare.

E voi, avventori di osterie e locande, avete mai percepito l'influenza di questi accorgimenti durante una cena? Ritenete abbiano modellato in qualche modo la vostra esperienza al tavolo? Fate sapere la vostra opinione!

"Un uomo avvisato ne vale due", così recita il proverbio che si adatta perfettamente alle strategie di marketing nel mondo della ristorazione svelate dalla nota sommelier Clara di Bonaventura. Il panorama culinario non è solo un teatro di sapori e aromi, ma anche di astuzie e sottili manipolazioni psicologiche. La rimozione del simbolo dell'euro, il potere evocativo delle descrizioni e la tecnica dell'ancora sono solo alcuni degli espedienti usati per influenzare la percezione del valore da parte dei clienti. In un'epoca dove l'apparenza spesso prevale sulla sostanza, il successo di un ristorante non si misura più soltanto dalla qualità dei piatti serviti, ma anche dalla capacità di presentarli. Il consumatore moderno, sempre più informato e attento, dovrebbe allora forse affinare la sua consapevolezza, per non cadere nelle trappole di un menù ben congegnato? La sfida è aperta: da una parte l'ingegno dei ristoratori, dall'altra la sagacia dei clienti.

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