Scopri se sei davvero "classe media": ecco la cifra che devi incassare in Italia

Ti sei mai chiesto se appartieni alla cosiddetta classe media? Scaviamo un po' nei numeri e nei criteri che definiscono questa fascia sociale nel nostro Bel Paese, all'insegna delle ultime rilevazioni di enti come l'OCSE e l'ISTAT.

La classe media è quella fetta di popolazione che sta nel mezzo: non troppo povera, ma nemmeno ricchissima. L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, insieme all'Istituto Nazionale di Statistica, hanno i loro modi per stabilire chi ci rientra in Italia. Ma quanto devi guadagnare per farne parte?

Quanto guadagna la classe media in Italia?

Secondo le statistiche ISTAT degli ultimi anni, per essere una famiglia media italiana il tuo reddito annuo dovrebbe aggirarsi intorno ai 26.979 euro, che vuol dire qualche cosa come 2.248 euro ogni mese. Metà delle famiglie italiane stanno sotto questa cifra, l'altra metà sopra. Se ci atteniamo alle linee guida dell'OCSE, allora parliamo di famiglie che portano a casa dai 20.234 ai 53.958 euro l'anno.

Non è lo stesso per tutti

Ovviamente, non è tutto così semplice. Che lavoro fai? Quanti siete in famiglia? Queste cose possono cambiare di molto la musica. Ad esempio, se sei più avanti con gli anni, diciamo tra i 55 e i 64, probabilmente il tuo reddito sarà più alto rispetto a un giovincello sotto i 35. E quando arriverà il momento della pensione? Ecco che la soglia si abbassa di nuovo.

E se hai figli? Ecco che il reddito mediano di una famiglia con pargoli sale rispetto a quelle che non ne hanno. E poi conta pure dove vivi: al Nord servono più soldi per essere considerati di classe media rispetto al Sud o alle Isole.

Insomma, se vuoi capire bene in che fascia rientri, l'ISTAT è il tuo migliore amico. E poi, ricorda, ogni famiglia è un mondo a sé.

Quindi, caro lettore, come la vedi? La descrizione di classe media qui presentata si adatta alla tua realtà? Facci sapere cosa ne pensi e se questi numeri e queste definizioni rispecchiano la tua esperienza quotidiana o se, magari, c'è qualcosa che non quadra.

"Ogni uomo è un'isola", scriveva John Donne, ma in un'economia globalizzata e interconnessa, le sorti di ogni "isola" sono strettamente legate a quelle del continente. La definizione di classe media, un tempo baluardo di stabilità e motore di crescita economica, oggi sembra vacillare sotto il peso di nuove sfide e disparità. L'analisi dell'OCSE ci offre una lente attraverso la quale osservare la realtà socio-economica italiana, ma ci pone anche davanti a una domanda cruciale: è sufficiente un reddito per definire l'appartenenza a un ceto? La classe media italiana si trova di fronte a un bivio: da una parte, la necessità di proteggere il proprio potere d'acquisto in un contesto di crescente incertezza; dall'altra, l'urgenza di reinventarsi, di adattarsi a un mercato del lavoro in continua evoluzione e a un sistema fiscale che spesso sembra non tener conto delle reali esigenze delle famiglie. In questo scenario, il reddito diventa solo uno degli indicatori di una complessità ben più ampia, che include accesso all'istruzione, alla sanità, alla cultura e alle opportunità di crescita personale e professionale. La sfida per il futuro sarà garantire che la classe media non sia solo una categoria statistica, ma il simbolo di una società equa, inclusiva e dinamica.

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